Interior e ristrutturazione di uno spazio commerciale _ Bologna
Uno spazio che porta tatuato in volumi e colori l’universo di chi lo abita.
META tattoo lab è la ‘terza pelle’ del tatuatore Michele Volpi, @_mfox, marchigiano di origine, bolognese di adozione, tra i più promettenti giovani della scena creativa italiana.
Il nuovo laboratorio, in pieno centro a Bologna, al piano terra di un palazzo porticato degli anni Sessanta, è stato ultimato nell’autunno del 2022, su progetto di ristrutturazione a cura di MIRO architetti.
Gli interni traducono in materia le ispirazioni e il percorso del tattoo artist: nel disegno, concepito per valorizzare e dare nuova funzione a due volumi poliedrici preesistenti, e nella scelta cromatica di un minimale contrappunto tra il bianco e il nero. Volpi, che definisce il nero l’unico colore completo, autosufficiente, a cui non è necessario aggiungere nulla, inizia infatti la sua carriera esplorando la geometria del poliedro, per dedicarsi poi a forme più organiche fino ad arrivare allo stile figurativo che distingue il suo lavoro oggi.
I nuovi spazi sono stati quindi ridisegnati proprio a partire dai due poliedri presenti. All’ingresso del laboratorio, una parete nera individua la zona di attesa di fronte al desk geometrico, mentre a sinistra dell’area comune l’imponente volume sfaccettato definisce il corridoio in cui sono distribuiti i luoghi di servizio.
L’ambiente, originariamente unitario, è stato suddiviso in quattro box adiacenti che si affacciano al centro del laboratorio e ospitano zone di lavoro distinte. La struttura in alluminio verniciato nero e vetro stratificato, rivestito con pellicole opacizzanti a garantire la privacy, crea l’effetto suggestivo di lanterne luminose sovradimensionate. Tra atlanti anatomici, illustrazioni scientifiche e tavole botaniche, le pareti raccontano le ispirazioni che guidano l’opera di Michele, ricca di fascino estetico e densa di contenuti.
«META tattoo lab è diventata la mia casa – racconta @_mfox –. MIRO architetti è riuscito a progettare uno spazio capace di entrare davvero in risonanza con il mio lavoro, il mio approccio, il mio mondo».
Credits
Progetto: MIRO architetti, arch. Valentina Cicognani | Collaboratore: arch. Pietro Tagliavini
Arredi e tecnologie: Tecnoteam – Tecnologie e soluzioni
Pareti divisorie: Frezza, K35
Tavolo: Bralco, Glider
Pellicole opacizzanti: 3M